Dal 14 Maggio al
cinema
Trama
Sono passati 45
anni dalla fine del mondo, non esiste più legge, non esiste più acqua, non
esiste più pietà.
Recensione
Catturato dagli
abitanti della “Cittadella”, Mad Max viene classificato come “donatore
universale” e per questo utilizzato da Nux, un guidatore malato, come sacca di
sangue. L’imperatrice Furiosa mentre dirige un convoglio di viveri verso una
città vicina, devia il percorso verso est, in fuga da una civiltà che di civile
non ha più nulla. Quando il leader di questa spietata comunità si rende conto
della deviazione dell’imperatrice si lancia all’inseguimento insieme a tutto l’esercito,
tra cui Nux e la sua “sacca di sangue” Mad Max.
Ambientato in un
universo parallelo, popolato da terrore, violenza e fanatismo, dove la
disparità sociale tra i regnanti ed il popolo è incolmabile, Mad Max Fury Road – quarto capitolo di
una saga iniziata nel 1979 – scritto e diretto dal premio oscar George Miller,
è un film in cui il processo di accettazione e di fruizione deve viaggiare
sullo stesso binario, poiché l’assurdità delle dinamiche trattate è di una portata
tale che solo in seguito alla loro totale ed incondizionata approvazione
dipende l’universo di coerenza che il film a suo modo si crea.
Universo di
coerenza che è di gran lunga più interessante del film - visto il trailer
visto il film - poiché i paradossi di questa società sono descritti fino ai
dettagli più irrilevanti palesando una creatività sceneggiativa considerevole.
Per quanto
riguarda il film inteso in quanto film, la materia trattata è in linea con le
aspettative di un film d’azione di fantascienza e non devia mai dalla strada
maestra conducendo lo spettatore al finale che dopo 30 minuti diventa facilmente
prevedibile. Forse banale? Prima vedere e poi decidere.
Voto: 7
Durata: 120’
Genere: Azione,
Sci-fi, Fantascienza
Di: Gerorge
Miller
Con: Tom Hardy,
Charlize Theron